Fake News: Riconoscerle e Verificarle Usando l’IA
Insegnante: Francesca Marrucci
Viviamo nell’epoca dell’informazione istantanea, un’epoca in cui un video falso può diventare virale in pochi minuti e una bugia ben costruita può influenzare elezioni o decisioni sanitarie. L’obiettivo di questa lezione non è semplicemente imparare a distinguere il vero dal falso, ma dotarvi degli strumenti di difesa intellettuale necessari per navigare il panorama digitale con sicurezza.
Alla fine di questo seminario, avrete le competenze per essere non solo consumatori critici di informazioni, ma anche cittadini digitali responsabili e proattivi.
PROGRAMMA
I. Cosa sono le Fake News
A. Il Panorama dell’Informazione
Definizioni Chiare: Distinzione tra Misinformazione (errore involontario), Disinformazione (creazione e diffusione intenzionale per ingannare) e Malinformazione (uso di informazioni reali per danneggiare).
Perché le Fake News Funzionano: Il ruolo dei bias cognitivi (es. confirmation bias) e l’economia dell’attenzione.
L’Effetto Algoritmo: Come le piattaforme sociali e i sistemi di raccomandazione amplificano i contenuti polarizzanti.
B. La Responsabilità Critica
Introduzione al concetto di cittadinanza digitale attiva e pensiero critico come prima linea di difesa.
II. Tecniche di Riconoscimento
Questa fase si concentra sull’occhio critico dell’utente.
A. Le 5 “Sospensioni” da Attivare
Sorgente (Source): Chi ha scritto l’articolo? È una fonte autorevole o un sito sconosciuto? (Analisi dell’URL).
Stile e Tono: Linguaggio sensazionalistico, uso eccessivo di maiuscole o errori grammaticali.
Data e Contesto: L’articolo è vecchio e ricondiviso (circostanze diverse)? Il fatto è realmente accaduto di recente?
Immagini: La foto è pertinente? È stata ritoccata o scattata in un altro contesto?
Emozione: La notizia genera una reazione emotiva intensa (rabbia, paura)? Questo è spesso un segnale di allarme.
B. Il Metodo “S.I.F.T.” (Stop, Investigate, Find, Trace)
Introduzione al metodo S.I.F.T. come approccio rapido ed efficace alla valutazione.
III. La Verifica con l’Intelligenza Artificiale e Strumenti Digitali
Questa fase introduce l’uso di strumenti avanzati per la verifica.
A. Strumenti di Fact-Checking e Reverse Image Search
Verifica Visiva: Uso di Google Lens e TinEye per la ricerca inversa di immagini (scoprire l’origine e il contesto originale di una foto).
Database di Fact-Checking: Consultazione di siti di fact-checking indipendenti (es. Pagella Politica, Bufale.net) e database internazionali (es. International Fact-Checking Network – IFCN).
B. L’IA come Ausilio alla Verifica
Analisi del Testo: Utilizzo di estensioni e piattaforme che analizzano lo stile del testo per identificare anomalie linguistiche tipiche dei bot o delle campagne di disinformazione.
Utilizzo degli LLM (es. Gemini, ChatGPT):
Funzione Utile: Usare l’IA generativa per riassumere rapidamente il consenso sul tema da fonti diverse e identificare le affermazioni chiave da verificare.
Limiti dell’IA: Sottolineare che gli LLM non sono fact-checker e possono “allucinare” o produrre risposte plausibili ma false. Mai usarli come fonte primaria.
C. Deepfakes e Identificazione di Contenuti Sintetici
Breve accenno alle tecniche di base per riconoscere audio o video generati dall’IA (movimenti innaturali, artefatti visivi, asincronia labiale).
IV. Strategie di Debunking Efficace
Non basta smentire, bisogna smentire in modo da ridurre il “backfire effect” (l’effetto per cui le persone si attaccano ancora di più alla credenza smentita).
A. I Rischi del “Backfire Effect”
Spiegazione di come la correzione errata può consolidare la falsa credenza.
B. Il Metodo del “Panino della Verità” (Truth Sandwich)
Questo è il metodo più efficace per correggere la disinformazione:
Inizia con la Verità (Verità): Dichiarare il fatto corretto in modo chiaro e conciso.
Menziona il Mito (Mito/Fake): Introduci la disinformazione, ma solo brevemente e inquadrandola come falsa.
Riafferma la Verità e Spiega (Verità + Spiegazione): Concludi riaffermando il fatto corretto e fornendo una breve spiegazione del perché la disinformazione è sbagliata (il meccanismo dell’errore).
C. Consigli Pratici per il Debunking Digitale
Concentrati sui Punti Chiave: Smentisci solo le affermazioni centrali e più dannose.
Usa Visualizzazioni: Grafici, tabelle o immagini esplicative sono più efficaci del solo testo.
Mantieni un Tono Neutrale: Evita il tono aggressivo o giudicante.
Corso per tutti, soci e non soci.
- Contributo del corso: 20,00€
- ORE DI SEMINARIO: 3
- DURATA: 1 appuntamento
- Materiale Didattico: fornito gratuitamente dall’UNIPANT per l’intero corso
- Starter kit: quaderno, penna, cartellina
- Assicurazione
- INFO E PRE-ISCRIZIONE: info@unipant.it – https://forms.gle/6hWfsbNSxaehJqRV6
Francesca Marrucci
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